IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DOMESTICI: CONSIGLI PRATICI SULLA LEGNA DA ARDERE
Pubblicata il 14/11/2015
Un'indispendabile premessa riguarda il fatto che nell'impianto domestico NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE UTILIZZARE LEGNA TRATTATA, LEGNAME DI SCARTO PROVENIENTE DA DEMOLIZIONE O DALLA RISTRUTTURAZIONE DEGLI EDIFICI, QUELLO COSTITUITO DA IMBALLAGGI (BANCALI) O MOBILI DI LEGNO, LA FORMICA, O IL COMPENSATO, PERCHE' LA COMBUSTIONE DI QUESTI MATERIALI PUO' LIBERARE SOSTANZE TOSSICHE.
Analogamente NON BISOGNA BRUCIARE CARTA PLASTIFICATA, SOSTANZE ARTIFICIALE DI QUALSIASI TIPO, CONFEZIONI O CONTENITORI (TETRAPAK) PERCHE' ANCHE QUESTI MATERIALI PRODUCONO GAS NOCIVI E POLVERI e allo stesso tempo danneggiano le apparecchiature.
- Bruciare legna secca stagionata. Il legno secco si accende e brucia facilmente mentre all'aumentare del tenore di umidità aumenta la difficoltà di accensione. Se la legna è umida, parte del calore generato non riscalda la casa, ma viene perso per fare evaporare l'acqua;
- utilizzare legna pulita: sabbia e fango la rendono meno conveniente;
- è buona norma acquistare la legna nel periodo estivo cioè tra giugno e luglio;
- non bruciare mai pezzi di legno umidi o verdi (non stagionati); la legna da ardere correttamente stagionata è di colore scuro, ha delle spaccature nel ceppo, e suona vuota quando viene sbattuta contro un altro pezzo di legna;
- utilizzare la legna che proviene dal proprio ambito territoriale per evitare consumo di carburante, e quindi l'inquinamento che deriva dal trasporto;
- accatastare la legna acqusitata in un luogo esterno, ma protetto, in modo ordinato e rialzato rispetto al terreno, con la parte alta della catasta coperta: in questo modo si può fare continuare il processo di stagionatura;
- bruciare legna di dimensioni adeguate, evitando pezzi lunghi più di 40 cm e larghi più di 15 cm. pezzi più piccoli permettono un migliore stoccaggio della legna prima dell'uso e generalmente bruciano meglio;
- se si usa pellet, questo deve essere di buona qualità e prodotto da legno non trattato; è da preferire il pellet per il quale il produttore è in grado di dichiarare la conformità a norme tecniche o a standard di qualità. Controllare che all'interno dei sacchi di pellet confezionato non vi sia molto legno in polvere. Indicativamente quanto minore è il contenuto di ceneri nel pellet tanto minore è l'impatto ambientale delle emissioni prodotte dalla loro combustione.
si ringrazia per la fonte del testo da cui è stato tratto questo articolo l'ARPA REGIONE LOMBARDIA