MEDEA - TEATRO BRESCI

Pubblicata il 18/09/2015

L'Assessorato alla Cultura del Comune di Limena in collaborazione con Teatro Bresci
presenta:
MEDEA
Debutto della nuova produzione firmata Teatro Bresci
SABATO 19 SETTEMBRE 2015 - H 21
TEATRO FALCONE BORSELLINO
LIMENA (PD)
INGRESSO UNICO 10 EURO

Da MEDEA di Euripide - Seneca
Da ARGONAUTICHE ORFICHE di Anonimo
Drammaturgia Alessandro Cinquegrani
Con Giacomo Rossetto e Anna Tringali
Elementi scenici Ilaria Magrin
Assistente alla regia Mario Scerbo
Direttore tecnico Davide Baba Babolin
Falegname Antonio Zonta
regia Stefano Scandaletti

Medea è uno dei personaggi più oscuri della mitologia greca. Tuttavia nella sua sofferenza e nella sua dinamica psicologica non è presente nulla di antico. Ogni anno siamo spettatori attenti, attraverso i mezzi mediatici, di casi d’infanticidio che sembrano usare le strategie più tortuose e originali per uccidere, e nei gialli irrisolti rimaniamo a guardare emettendo le nostre sentenze. Proporre nuovamente la tragedia di Euripide senza interrogarci su chi potrebbe essere Medea oggi sarebbe un’impresa poco utile. Perciò, lasciandoci ispirare dai fatti di cronaca, si analizzano le cause, le dinamiche famigliari ricorrenti — abbandoni, tradimenti, separazioni — nelle quali i figli diventano oggetti da contendersi per ottenere vendetta. Ci si domanda quali forze portano una donna a ricorrere alla collera violenta o al calcolo cinico, e quali sono quelle intime e lente macerazioni che la spingono verso l’orrore. Teatro Bresci ribalta la versione pervenuta da Euripide con una vera e propria indagine. La storia raccontata a due voci — mantenendo i nove personaggi dell’opera — recita il linguaggio del passato attraverso gli altoparlanti di un’emittente radio. Un radiodramma. Ad ascoltarlo c’è una donna che, travagliata dal dolore, trascorre uno dei suoi tanti giorni, in solitudine. Ha disturbi evidenti, un forte disagio, ma non è aggressiva né mai ha immaginato di esserlo verso i figli che adora. Eppure il marito la tradisce da qualche tempo, ci sarà un divorzio e lui si appresterà a chiedere l’affido esclusivo dei piccoli. In quella mattina la donna sente arrivare un piagnucolare dalla radio e le parole di Euripide la contagiano. In un intreccio di linguaggi e di epoche, gli attori si muovono sulla scena replicando dal vivo i suoni, amplificati e non, e dando vita alle ombre presenti nella mente della nostra Medea; una madre alla ricerca di una verità che vuol essere coinvolgimento e formazione della coscienza degli spettatori di oggi. Infanticida? Sta a noi abbandonarla, eliminarla, nasconderla oppure arrischiarci a penetrare nel suo cuore per comprendere che quel picco di violenza è un processo doloroso che tutta la società dovrebbe scontare.

La biglietteria sarà aperta dalle ore 20.00 del giorno dello spettacolo.
Non è possibile la prenotazione dei posti.
VI ASPETTIAMO
 

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Allegato locandina Medea alta.jpg 6.28 MB

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